Articoli con tag queer
Breaking the spell
Scritto da queerfestival in 2012 il 2012/04/20
Queer Festival 2012 • 15-18 Giugno
L’organizzazione del Queer Festival di quest’anno non è stata per nulla scontata. Dopo la bella esperienza dell’anno scorso, le belle giornate sotto la pioggia milanese che ci ha accompagnato più o meno sempre, le discussioni e i workshop, le nuove conoscenze, le uscite mirabolanti per la città e quant’altro ha arricchito l’esperienza della passata edizione del festival, non si è trovato un vero e proprio punto di partenza per il nuovo anno. Energie e motivazioni non sono sempre facili da trovare e servono sempre nuove sinergie e nuove esperienze dalle quali ripartire. Quindi ci sono state diverse discussioni a partire dalle riflessioni nate nell’immediato dopo il precedente QF. Il da farsi è venuto fuori insieme a nuove persone che si sono unite al gruppo che aveva avuto l’idea dello scorso festival.
Il Festival ci sarà quindi, anche quest’anno, il week-end prima del solstizio d’estate, dal 15 al 18 giugno. A parte la data, tutto il nuovo evento è in via di formazione, non c’è un programma, un manifesto, una linea guida, come magari c’era stato lo scorso anno, il tutto è in divenire!
Ovviamente molto di quanto fatto lo scorso anno rimane come base di partenza anche per quest’anno e potete rivedervi tutto il materiale pubblicato nell’archivio 2011 sul blog.
Quello che ispira un po le nostre energie in questa primavera è l’idea di un festival completamente autogestito in ogni sua forma, lasciare quindi la possibilità a chi vi parteciperà di esserne parte attiva, dalla pratica alle proposte di discussione e di workshop e via così.
Quello che sta emergendo è una sorta di scenario—di ambientazioni all’interno delle quali si svolgeranno tutte le giornate. L’idea è quella di creare uno spazio dove chiunque può sentire la libertà di esprimersi e di vivere senza barriere di sorta.
Il festival inizierà venerdì 15, ci sarà come l’anno scorso la possibilità di campeggiare nel parco di Villa Vegan, ci saranno varie attività, dalle discussioni a workshop pratici, eventi artistici, conviviali e tutto quello che si creerà insieme durante tutte le giornate.
Ovviamente chi vorrà potrà arrivare anche prima del 15 e fermarsi anche nei giorni successivi.
Alcune idee germogliate di recente:
- ripensare a come vivere le giornate del festival, rompendo magari lo schema classico dell’organizzazione di eventi del genere, di giorno discussioni di sera concerti o dj set.
- Evitare l’ottica che “al massimo chi non partecipa alle giornate può venire a farsi la serata”. Piuttosto, organizzare le nostre feste soprattutto per chi il festival se lo vive nella sua interezza, partecipando alla vita comune di tutte le giornate, cercando di fare in modo che chi vi partecipa possa sempre sentirsi a proprio agio in un ambiente tranquillo e piacevole ricevendo supporto per quelle che sono le proprie necessità.
Da qui a giugno il festival prenderà forma anche a partire da input esterni.
Nelle prossime settimane arriveranno sicuramente anche nuovi stimoli e nuove idee, e da ora si riapre tutto e chiunque abbia voglia può proporre e interagire con il gruppo che sta organizzando il festival. A prestissimo.
Per contattarci per idee, proposte o quant’altro potete scrivere a: queerfestival@inventati.org
A breve traduzioni in altre lingue.
Pizzata di autofinanziamento
Scritto da queerfestival in 2011 il 2011/05/22
Pizzata Vegan Benefit per il Queer Festival
Pizza con forno a legna e torte vegan
10€ o quello che hai e mangi quanto vuoi.
dalle 19:00 in poi.
Serata conviviale in preparazione del Queer Festival del 3/5 giugno.
Presentazione della giornata di preparazione pratica del festival di Domenica 29 Maggio.
Dopo la cena Proiezione di: Dirty Shame di Jonh Waters
Villa Vegan Squat
Via Litta Modignani, 66 Milano
Magnificat
Scritto da queerfestival in 2011 il 2011/05/21
spettacolo teatrale: Magnificat
Sabato 4 giugno ore 21:30 by Goghi & Goghi
Italia, marzo 2009. Una legge istituisce l’obbligo di indicare sui documenti il proprio orientamento sessuale. La popolazione italiana viene suddivisa in categorie attraverso passaporti e carte d’identità di diverso colore. Eterossessuali, omosessuali, lesbiche, transessuali, intersessuali e “non definiti/e” vengono sottoposti/e a controlli atti a verificare la loro appartenenza ad una o all’altra categoria. Vengono istituiti divieti ed obblighi, talora assurdi e ridicoli, per gli/le appartenenti alle diverse classificazioni. Viene infine richiesto per tutti/e i/le non eterosessuali un viaggio a Lampedusa, allo scopo di effettuare ulteriori accertamenti. Un viaggio senza ritorno, che mira all’eliminazione sistematica di coloro che non si allineano, sullo sfondo di una Lampedusa dove i container rappresentano le prigioni ultime.
Un’attrice in scena, sei personaggi che da diversi luoghi d’Italia intraprendono il viaggio per Lampedusa, e, allo stesso tempo, un viaggio nella loro identità sessuale, di genere e nel ruolo che la società loro impone. Uno spettacolo che racconta l’intersezione delle lotte, in un paese che equipara categorie minoritarie ad un’unica grande massa, di senza nome, di senza dignità. Un racconto ora divertente, ora nero, a tratti sguaiato, a tratti tragico; una sorta di lenta discesa agli inferi di uomini e donne spinti/e alle estreme conseguenze della catalogazione, in un tragico destino, che li accomuna a tutti i/le migranti, i/le rifugiati/e, le donne, che in questo paese non hanno nome, non hanno dignità, non hanno diritto di cittadinanza, ma solo un’etichetta, pesante come un macigno, di cui sembra impossibile disfarsi.
Uno spettacolo che nasce da una legge immaginata, ma terribilmente attuale per i suoi tragici risvolti. Una denuncia, un grido di ribellione alla discriminazione, al pericolo degli stereotipi, alle tante forme di violenza, alla crescente paura di ciò che è ‘diverso’ e anormale.
Le musiche originali sono liberamente scaricabili dal sito di Puppet
Maschio e femmina Dio li creò!?
Scritto da queerfestival in 2011 il 2011/05/21
Domenica 5 giugno ore 14:30 by Lorenzo Bernini
Post-vittimismo e distruzione dei ruoli di genere
Scritto da queerfestival in 2011 il 2011/05/21
Workshop: Post-vittimismo e distruzione dei ruoli di genere
Sabato 4 giugno ore 16:00 by Nicoletta Podimani e Fabrizia Di Stefano
Le categorie di razza e genere, prodotte dal medesimo meccanismo di costruzione sociale, sono strumenti-chiave per trasformare le diversità umane in differenze e cristallizzarle in gerarchie. Al top di queste gerarchie troviamo il maschio bianco, di classe media, eterosessuale, abile, adulto, produttivo.
Razza e genere in quanto costruzioni ideologico-politiche sono, quindi, funzionali alla giustificazione e alla gestione delle asimmetrie e non possono esistere se non come effetti dei dispositivi di dominio che generano e riproducono subalternità.
La vittimizzazione di queste categorie, poi, produce il duplice effetto di rafforzare il controllo sociale e di alimentare il profitto sulla pelle delle/dei subalterne/i in quanto legittima interventi istituzionali sulle “fasce da proteggere” utili al mantenimento e alla riproduzione dello stato di cose esistente.
Per scardinare questo meccanismo importanti suggestioni vengono dalle lesbiche femministe nere – tre volte subalterne in quanto donne, lesbiche e “non bianche” – che, attraverso un approccio post-vittimista, nei decenni passati si sono ribellate alla propria condizione di subalternità generata dal patriarcato capitalista e legittimata dal suprematismo espresso dalle femministe bianche, occidentali, di classe media, eterosessuali.
A partire dalle riflessioni di Audre Lorde sull’uso della rabbia [The Uses og Anger: Women Responding to Racism, 1982] proviamo a mettere a fuoco quali pratiche di liberazione possano derivare, oggi, dall’approccio post-vittimista.
Discussioni sul sessismo
Scritto da queerfestival in 2011 il 2011/05/08
Nel cammino di avvicinamento al Queer Festival di giugno ci sono state già tre incontri di discussione sul sessismo nel movimento anarchico/libertario.
Uno dei motivi che ci ha spinto ad organizzare questo festival è stata l’esigenza di portare delle riflessioni sul modo di relazionarsi all’interno di posti liberati e realtà di lotta (squat, centri sociali, collettivi, manifestazioni, ecc…)
Sopratutto per quanto riguarda il sessismo ci si è accorti che non basta semplicemente definirsi anti-sessistie per evitare di ricadere in atteggiamenti che invece sessisti lo sono ancora, ed è importante e fondamentale cominciare a riflettere in maniera approfondita su tutte quelle dinamiche che ci portano a ricreare una realtà che al contrario vorremmo cambiare completamente. Dopo tre incontri, avvenuti qui in Villa, è stato preparato un poster/flyer distribuito e affisso durante la serata in Cox del 22 aprile scorso. E stato un punto di partenza per un lavoro più approfondito che servirà per la preparazione dell’info point del QF di giugno, uno strumento per far riflettere tuttie quantie sull’importanza di rendersi conto degli atteggiamenti da riconoscere e da evitare per creare un’ambiente dove tuttie si possano sentire a proprio agio.
E’ possiblie scaricare il poster per la stampa da qui.
Il prossimo incontro di discussione sul sessismo è invece fissato per Lunedì 9 maggio dalle ore 21:00 (puntuali).
Serata autofinanziamento festival
Scritto da queerfestival in 2011 il 2011/03/25
Sabato 2 Aprile 2011
ore 20:00
Prima serata di autofinanziamento del festival, seconda serata di avvicinamento al Queer Festival dopo la discussione sul sessiamo di lunedi scorso.
dalle ore 20:00
– Aperitivo buffet vegan
-Presentazione del festival e proiezione di “TRAVEL QUEERIES”
documentario sul movimento queer europeo
– Concerti:
• ALOS
• ANPHETAMINA C
• RESTLESS YELLOW FLOWER
– a seguire Dj set EX PORNOSTAR
Villa Vegan Squat
Via Litta Modignani, 66 Milano
FNM Affori/Quarto Oggiaro BUS 40 41 52
villavegansquat.noblogs.org
villavegansquat@inventati.org
Queer Festival 3-4-5 Giugno 2011
Scritto da queerfestival in 2011 il 2011/03/25
Queer è il rifiuto delle norme imposte.
Queer è liberare il desiderio da ogni catena che lo inibisce, liberare i corpi e le menti dai tabù e dalla vergogna , dagli standard di bellezza che ci vorrebbero tutti uguali.
Queer è aprire le nostre gabbie mentali e lasciar correre via ogni preconcetto, senza aver paura di affrontare l’ignoto, il diverso da noi, la complessità che è propria della vita.
Queer è prendere ogni persona per quello che è, senza etichette pronte da appiccicargli addosso, lasciare che sia lei a definirsi o a non definirsi.
Queer è ricreare una comunità vera, dove ci si incontra ci si diverte si discute si fa festa ci si ama si fa politica si lotta insieme.
Queer è la solidarietà con chi è oppresso, non la paura e la diffidenza e la presa di distanza.
Queer è creare i propri spazi in maniera autogestita, senza passare attraverso chi si vuole arricchire sulla nostra pelle. Fanculo la mercificazione dei nostri corpi, il business dei locali, lo stile di vita gay trendy, i magazines di moda, i cocktail a 8 euro.
Queer è il rifiuto di assimilarsi e di imitare i modelli patriarcali e cristiani dei generi, della famiglia e della società.
Queer è ribellione verso chi ci opprime, anzichè accondiscendenza.
Queer sono le notti di Stonewall e Sylvia Rivera e Mario Mieli.
Queer è la nostra fiera risposta ai concetti di normalità, alla triste realtà ordinata in cui ci vorrebbero tutti incasellati.
NOT GAY AS IN ‘HAPPY’, BUT QUEER AS IN ‘FUCK YOU!’